Passione (amorosa)

passióne s. f. [dal lat. tardo passio -onis, der. di passus, part. pass. di pati «patire, soffrire»]. – […] 3.letter. Qualsiasi sentimento, impressione, sensazione che agisce sull’animo, a cui l’animo soggiace […]. 4. a. Nell’uso com., sentimento intenso e violento (per lo più di attrazione o repulsione verso un oggetto o una persona), che può turbare l’equilibrio psichico e le capacità di discernimento e di controllo […]. b. In partic., violento amore sensuale […]. d. Con altra estensione di sign., parzialità, mancanza di obiettività procedente da spirito di parte o da altro sentimento che turba la serenità del giudizio e della valutazione […]. CIT. Treccani

Personalmente ho sempre percepito la passione amorosa come quello stato controverso che provoca gioia ed allo stesso tempo inquietudine. Ravviva ed allo stesso tempo rende ‘schiavi’.

La forza della passione è la sua intensità, ma è pur sempre volatile e momentanea, quindi il ‘brivido’ finisce presto. Ed è a causa di questo ‘brivido’ che in passato mi sono legata a persone che razionalmente non avrei mai scelto, se non fosse stato per quella sensazione di vitalità e trasporto che crea dipendenza. Trovo più che giusto, quindi, che venga descritta anche come tormento e turbamento perchè l’ho provato sulla mia pelle. In fondo tutto ciò che ci toglie lucidità è potenzialmente nostro nemico, no?

Comunque chi ha la fortuna di poter godere della passione in ‘circostanze protette’ e non nocive, può davvero vivere appieno questo dono. Ovviamente a me sono capitate le casistiche meno fortunate.

La passione arriva all’improvviso e ti ammalia, come il canto delle sirene. Puoi cercarla, ma non è detto che la troverai. E se la brace si sta spegnendo puoi fare di tutto per mantenerla accesa, ma se è arrivata al capolinea, c’è poco da fare.

La mia continua lotta interiore è causata anche da questo controverso sentimento. Da un lato c’è questa maledetta passione che manca nella mia vita e che mi attira come il paese dei balocchi ad un bambino. Ma si sa, i balocchi fanno venire il mal di pancia, il mal di denti e fanno ingrassare, e così anche la passione fa pagare i suoi conti a volte.

Dall’altro lato c’è la razionalità, che mi fa comprendere che nella vita ciò che conta è ben altro e che della passione se ne può fare a meno.

Già, ma che tristezza!

Eppure se dovessi cedere, mi sentirei poi in colpa. La passione non è un sentimento nobile a cui cedere, moralmente parlando, quindi il giudizio è sempre dietro l’angolo (soprattutto quello che proviene da me stessa).

Beh, da brava sognatrice so che almeno nei sogni ci si può lasciar trasportare. Che un bacio dato ad un collega, per esempio, non è reato e non avrà conseguenze perchè tanto, nel peggiore dei casi, si risolve tutto con un bel risveglio.

Non mi resta che augurarvi una buona notte, cari bloggers, e che le vostre passioni possano presto sbocciare nelle vostre vite.

18 commenti

  1. “La passione non è un sentimento nobile a cui cedere”
    why not?

    Avremo pure anche noi bisogno di qualche momento di “passione”, mica possiamo passare una vita a reprimere i nostri impulsi.
    Purtroppo abbiamo la mente che ci trattiene, nel senso di “sensi di colpa” che ci dicono “non va bene”. Certamente se superiamo il limite dell’etica non va bene, ma se dedichiamo a noi stessi un po’ di sana passione, non ci vedo nulla di male.

    1. Sul fatto che non possiamo sempre reprimerci non posso che darti ragione… anche se l’educazione che ho ricevuto mi porta a farlo.
      In passato ho ceduto qualche volta alla passione con il risultato che è finita quasi sempre male ed in più ho dovuto sorbirmi il giudizio della gente, come aggravante di cui non avevo certo bisogno.
      Così vivo male? Beh, si. In fondo non ho mai fatto male a nessuno, se non a me stessa, eppure sono stata giudicata come se avessi commesso un reato. Sono cose non facili da farsi scivolare addosso, ma ci proverò.
      La vita è troppo breve per viverla tenendo sempre il piede premuto sul pedale del freno.
      Grazie del tuo commento ed a presto. ☺️

  2. E’ questa parte qui che un po’ mi stona: “Eppure se dovessi cedere, mi sentirei poi in colpa. La passione non è un sentimento nobile a cui cedere, moralmente parlando, quindi il giudizio è sempre dietro l’angolo (soprattutto quello che proviene da me stessa).” E ti sipego perché: la passione fa parte dell’essere umano e in quanto tale è legittima e per nulla immorale. La morale, poi, cambia a seconda del momento. Azioni che un tempo potevano essere accettate serenamente dallacomunità, oggi vengono condannate come immorali, o viceversa; azioni che oggi sono la normalità, un tempo venivano considerate immorali. Quindi, la morale a me, onestamente, mi fa un baffo. Certo non mi metto alla pubblica gogna da sola e sto attenta a non creare scompiglio, ma se hai la fortuna di incontrare un amore travolgente, e se questo implica che puoi viverlo con passione, vivila e non pensare alla morale, ai sensi di colpa e via dicendo, perché quelli sono volubili e cambiano col passare delle stagioni sociali, mentre le vere passioni, quelle che vale la pena vivere, non sono poi così frequenti. C’è però un aspetto che va tenuto sempre in considerazione: l’equilibrio. Sembra un controsenso, perché la passione è l’antitesi dell’equilibrio, ma va tenuto in considerazione proprio quando si tende a “pe4rdere la testa”. UN freno dato dal buon senso va sempre tenuto sotto mano… così ti puoi spingere oltre, ma solo fino a dove puoi permetterti di arrivare. Ma non per questioni di morale o di sensi di colpa; solo perché se ti gusti una passione con il giusto equilibrio, potresti riuscire a farla durare molto più a lungo. 😉 Per appassionarsi, ci vuole anche cervello.

    1. Ciao Elena, trovo interessante il tuo punto di vista. In effetti privarsi di qualcosa di bello per seguire la morale comune è un peccato, in passato ho sfidato alcuni limiti morali imposti dalla società ed ho seguito una passione, finita poi malissimo, perchè purtroppo oltre a quella c’era poco di ‘testa’.
      Il problema per me, che rende tormentate le passioni amorose, è proprio il fatto che quando mi prendono, la testa la perdo. E non va bene. Purtroppo io collego molto la passione all’istinto, nel mio caso un istinto molto irrazionale che riesco a frenare soltanto non cedendo dall’inizio.
      E’ qualcosa su cui dovrei lavorare, lo so. Vedremo.
      Grazie per il tuo commento, trovo sempre piacevoli questi confronti.
      A presto.

      1. Grazie a te… c’è da dire che ognuno vive le emozioni a modo suo, ma ci sono modi comuni che si possono applicare per gestire le emozioni. Lavorandoci un po’, si può raggiungere l’obiettivo che si cerca, purché lo si vuole. 😉 Io ti auguro il meglio, qualunque sia il tuo obiettivo. 😉

      2. Grazie per le tue parole incoraggianti! Ci proverò eccome, non voglio arrivare alla fine della mia vita piena di rimpianti.
        A presto!

  3. Eccomi qui a dare il mio contributo. Ho letto con attenzione quello che hai scritto perché credo di somigliarti un po’. Nella mia vita ho sempe pensato che se non sento quella passione irrefrenabile vuol dire che non è amore. Beh, devo dirti che nel tempo ho cambiato idea. Soprattutto in seguito ad alcune ultime esperienze e di percorsi di crescita personale che mi hanno aiutata a conoscermi meglio. Spesso quando provo quella passione irrefrenabile si tratta di un’ossessione più che di altro e ho capito che non devo farla prevalere ma viverla fino ad un limite: il mio bene. Quando invece provo una passione in cui la razionalità non viene completamente offuscata, ma lavora insieme alla passione e fa comunque il mio bene, allora sì che sono davanti ad una cosa bella e cerco di non farmela scappare! Non so se sono stata chiara…non è facile da spiegare 🙂 Tema molto interessante, comunque. A presto!

    1. Ciao Eleonora, hai proprio ragione, la passione non deve offuscare! Hai usato il termine che racchiude meglio come ho vissuto questo sentimento fino ad ora.
      Che dire, spero di aver imparato anch’io dalle mie esperienze passate… .
      A presto. ☺️

  4. Ciao Ale, sei sempre molto severa con te stessa, non vedo perché non possa capitarti di incontrare una persona e cedere alla passione. È vero, è travolgente, ci rende schiavi, ma ci fa sentire vivi. Sono sicura che verranno tempi migliori per te, come procede il nuovo lavoro? Era da un po’ che volevo chiedertelo. Sei stata veramente brava a rimetterti in gioco. Ti auguro il meglio! Un caro abbraccio 🤗

    1. Il mio problema è sempre il giudizio altrui… ma forse hai ragione, ad essere più severa con me stessa sono proprio io! Il futuro è imprevedibile, ed ho imparato che non bisogna mai dire mai. Però… chissà.
      Il lavoro procede fin troppo bene, mi piace ciò che faccio e l’ambiente è caldo ed amichevole. Sembra un’illusione insomma, ma se durerà vuol dire che ho finalmente trovato un pò di luce in fondo al tunnel buio in cui mi ero persa.
      Non può piovere sempre, giusto?
      Rimettermi in gioco mi è pesato molto meno che in passato, le esperienze accumulate mi hanno formata a saper affrontare anche le nuove sfide lavorative e non solo.
      Grazie per l’interessamento, sei sempre così premurosa Vale.
      Ti confesso che non vedo l’ora che arrivi la sera per leggere un pò i tuoi post della giornata.
      A presto!

      1. Grazie, sei davvero tanto cara, ne avevo bisogno. Sono felice 😃 che il lavoro proceda bene e che tu abbia trovato un posto piacevole e una buona armonia con i colleghi. Hai fatto passi da gigante, hai tutta la mia sincera ammirazione!
        Un grande abbraccio, buonanotte. A presto!

  5. Cosa sarebbe la vita senza passioni? Per un animale, per uno strumento musicale, per i viaggi, per la cucina, per uno sport, per il mare, per la danza, per il giardinaggio, non importa il soggetto, l’importante è seguirle. O meglio, sentirle! Perché quello significa essere vivi

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