
E’ da parecchio che accendo il pc, creo bozze su WordPress e poi le cancello. La verità è che vorrei tanto scrivere, ma mi sembra di non avere nulla da dire.
Che roba, eh? Come si può non avere nulla da dire? Infatti. Sarà un blocco. Ci sono giornate, settimane in cui ho la percezione di esistere e basta. Il tempo corre, io corro, le cose da fare sono sempre tante e soprattutto sono sempre quelle DA FARE.
In più i vari giri di influenze non hanno aiutato, in casa non s’è salvato nessuno e finalmente mi sono decisa a prendermi qualche giorno di malattia dal lavoro. Continuavo ad andare, ma stavo sempre peggio. Ogni tanto mi ricordo che il mondo va avanti anche senza di me.
La cosa che mi lascia più perplessa, però, è che non sto riuscendo nemmeno a sognare. Nè ad occhi chiusi, né ad occhi aperti. Ogni volta che comincio a fantasticare su qualcosa subito subentra il pensiero: eh, ma che lo immagino a fare, tanto non accadrà mai.
Non è neanche pessimismo proprio, più una forma di rassegnazione. Boh. Certe volte mi chiedo se a quasi 40 anni non dovrei forse fermarmi un attimo e cercare di capire cosa voglio davvero dalla vita. Ma poi mi rendo conto che fare la segretaria in un ufficio è comodo e ‘facile’, mentre mettere in campo un progetto, rischiare, farlo funzionare e durare è faticoso e pieno di incognite.
L’altro giorno mi è arrivata un’altra proposta di lavoro. Per più di un anno non mi ha calcolata nessuno, ora che ho trovato lavoro mi arrivano già due offerte. Lo trovo quasi beffardo.
Comunque. Oggi osservavo i miei figli mentre disegnavano, giocavano a fare i ‘mestieri’ da grandi, a fare esercizi che non avevano mai fatto prima per farmi vedere come sono bravi, e dentro di me è riaffiorata quella sensazione, quel ricordo di quando ero bambina e ragazza ed immaginavo il mio futuro, come sarei voluta diventare, cosa avrei voluto fare nella vita. Quante strade possiamo intraprendere, prima di sceglierne una. Poi man mano che si fanno delle scelte, le possibilità future si modificano, a volte diminuiscono, a volte scompaiono. Non voglio pensare di avere rimpianti. L’essere madre oggi è ciò che voglio, ma ripensare alla piccola Bisbetika che sognava il suo futuro nella sua cameretta mi fa tanta tenerezza oggi, così come mi fa tenerezza pensare alle potenzialità che i miei bimbi devono ancora scoprire di sè stessi, i progetti futuri che li aspettano, le opportunità.
Una mia cara amica continua ad esortarmi a ritagliarmi uno spazio per me durante la giornata, per fare qualcosa che mi fa stare bene o semplicemente meditare. Ma a volte è difficile persino volerlo. Sarebbe l’ennesima cosa da incastrare nel tempo, nelle corse, nelle priorità da portare a termine prima di andare a dormire. Sono stanca anche per questo. Ho le mie due stupende creature e sono felice per questo, grata per questo, ma in questo periodo mi sento in attesa di un cambiamento che mi aspetto dall’esterno, quando in realtà forse è racchiuso dentro di me.
Finalmente l’ho scritto questo post. E’ un pò senza senso, ma quantomeno non finirà nuovamente nel cestino delle cose incompiute.
Buonanotte cari bloggers. 🌙✨
Ciao è un pist più che s3nsato perché sei tu, che racconti il presente e ricordi il passato menzionando il futuro che potrà essere per i tuoi figli e forse anche per te. Non tutti sono in grado di mettersi a nudo, da come la vedo io posso soltanto dirti: brava 😉
Sei troppo gentile Nemesys. In realtà a me sembra di essere soltanto una persona che per lo più si lamenta di qualcosa che non va, una bisbetika insomma! 😆
Nel mezzo faccio anche tanta auto-analisi, questo si, e mi piace condividerne il risultato con voi, miei amati bloggers, perchè non smettete mai di darmi conforto e mostrarmi punti di vista che altrimenti mi sfuggirebbero.
A presto.
Bentornata. Non sono bravo a comprendere, ma mi sembri piuttosto sopraffatta da una serie di circostanze. Hai parlato di quando da bambina immaginavi la futura te. Oggi cosa credi penserebbe di te quella bambina?
Grazie buio-dentro, non so se posso chiamarti così… .
Mi hai fatto una domandona, sai? Cosa penserebbe di me la bambina che ero?
Penso che me lo chiederò per giorni. Se riuscirò a darmi una risposta, la condividerò volentieri. 😌 A presto!
Grazie.
La differenza fra un sogno e un obiettivo è solamente una data. Lo diceva il vecchio Walt. Magari non aveva tutti i torti!
Questo post è bellissimo e non è assolutamente privo di senso, tutt’altro. È vero, nella vita spesso le occasioni capitano tutte insieme o non capitano affatto. Non vedo perché non dovrebbe capitare anche a te.
Pure io ho fatto la segretaria per tanti anni, uno di quei lavori che sembrano facili, ma non lo sono. Comporta responsabilità e spesso hai a che fare con persone per nulla gentili.
È bello che ti capitino più proposte. Avresti immaginato di diventare mamma? Forse no, invece hai due splendidi figli e sono sicura, mia cara Ale, che arriverà tutto il resto, devi solo portare pazienza! Ti abbraccio forte ❤️ ❤️ ❤️ mi dispiace per l’influenza. Io sono quella che si è salvata, forse, non voglio dirlo forte. Mio marito sta male e lo sono stati anche i miei suoceri.
Io mi sento davvero molto stanca, questa cosa mi preoccupa. Verranno tempi migliori! 🥰🥀🥀🥀😍😘🌹🌹🌹
Cara Vale, come mai ti senti così stanca? Spero sia solo una situazione passeggera… . Grazie per il tuo incoraggiamento e per aiutarmi sempre a cercare di vedere il lato positivo delle situazioni. Diciamo che man mano che il tempo passa, la mia paura è un po’ che passino anche le opportunità, per questo ho sempre mille dubbi sui passi che compio, ma il fatto che arrivino ancora delle opportunità è un buon segno, giusto? Un abbraccio grande!
Con questo post hai superato il blocco della scrittrice 🙂
Eh già. Ma diciamo che se vivessi di questo, sarei già ridotta alla fame! 😅
Già! C’è molta saggezza in questa frase… . Io sono una sognatrice, ma non porto mai a termine un progetto, mentre vedo il mio capo che manco ha finito di immaginare qualcosa che già l’ha realizzata. Credo sia questo il segreto ‘della data’ del mitico Walt. 🤷🏻♀️
“ritagliarmi uno spazio per me durante la giornata”
è indispensabile che tu lo faccia, anche solo per “volerti bene” un po’.
corpo e mente devono “staccare” da lavoro e figli, senza voler dire che non pensi a loro, e senza alcun senso di colpa.
ma se tu ti ammali, ti deprimi, cali di attenzione e rendimento… poi anche lavoro e famiglia ne risentono, oltre che te direttamente.
per cui è indispensabile che tu stia bene, per il bene altrui.
e lo star bene significa anche mentalmente: passeggiata, museo, musica, shopping, puzzle, palestra, fotografia… quello che vuoi, anche solo 15 minuti al giorno, ma dovresti farlo.
parere personale, obviously
Niente di più vero. Purtroppo ogni volta che cerco di cominciare qualcosa per me che non sia semplicemente andare in bagno (🙄) vengo ripetutamente interrotta e addio ispirazione. Sarà che con i bimbi piccoli c’è poco da fare, è così, hanno bisogno di continue attenzioni. A volte, credimi, mi sembra di ‘rigenerarmi’ di più a lavoro che a casa.
Tutto questo passerà, forse, quando saranno un pò più cresciuti, ma allora so già che mi mancheranno da morire i loro abbracci da koala in ogni momento ed i loro continui ‘mamma ti voglio’.
D’altronde, chi ha mai detto che essere mamma sia facile?!
Cercherò comunque di ritagliarmi qualche minuto giornaliero per me, magari non 15, ma già 5 sarebbe una salvezza!
A presto.
Ecco, dipende ovviamente dalla età dei bambini. Una cosa è lasciarli a casa da soli 30 minuti se hanno 12-15 anni, un’altra se sono in età scolare o pre-scolare.
Sono piccoli ancora. Il più grande non va ancora a scuola. Quando non lavoravo riuscivo a stare sveglia di notte a far qualcosa per me, ma ora che la sveglia la mattina suona presto, ciao. Passo da mamma a lavoratrice e poi di nuovo da lavoratrice a mamma e stop. Ma è arrivato il fine settimana, c’è ancora speranza anche per me! 😂 Buona giornata.
In passato dicevo di non avere tempo per dedicarmi del tempo, poi ho capito che la realtà era che non avevo voglia. Perché diciamocelo se per una volta non spazziamo il pavimento non succede nulla, se per una volta ceniamo con una frittata veloce nemmeno, ma io non ero capace di mettere da parte “i doveri” perché in un certo senso erano una certezza, una routine mentre ritagliarmi del tempo era una novità e mi spaventava.
A volte è pigrizia, lo ammetto. Diciamo che prima dei bambini, il tempo me lo dedicavo tutto ed era facile. Oggi è veramente complicato, e la sola motivazione: volere è potere, non basta ad incoraggiarmi. Ci sono giorni in cui sono talmente stanca che non vedo l’ora di arrivare al giorno dopo e stop. Comunque poco fa mi sono dedicata un paio d’ore notturne per i fatti miei, ho perso un po’ di sonno, ma pazienza, mi sono rigenerata!
Grazie per il tuo commento ed a presto! Buonanotte 😘.
Quanto mi ci ritrovo, sono più giovane di te, ho 25 anni eppure la sensazione è la stessa. La corsa contro il tempo che sembra non finire mai, l’immaginare progetti, ma progetti a metà, scoraggiata dal vedere come il modo offre solo la possibilità della “corsa” e della completa alienazione da noi stessi, dalle nostre passioni. Penso che la soluzione sia l’accettazione, il vedere come tutto ciò che è fuori di noi si trovi dentro di noi in realtà ed una volta presa completa consapevolezza dei nostri lati più bui, tutto ciò se ne andrà come per magia. Ti sono vicina, con il cuore, non smette di scrivere. Giorgia