
A volte penso: meno male che non ho fatto la scrittrice, perchè con tutte le volte in cui inizio dei post e poi li lascio a metà nelle bozze, sarei già fallita. Per non parlare dei post che cancello per sbaglio… ne ho eliminato erroneamente uno a cui tenevo, sul concetto della donna e la visione “Cenerentola”, e boh. Ogni tanto ho questa mania di svuotare il cestino e se per sbaglio c’è finito qualcosa di importante, addio. Sorrido al ricordo dei miei ex colleghi dell’area IT dell’ultima società per cui ho lavorato, perchè ogni tanto gli chiedevo di potermi gentilmente recuperare qualcosa di cestinato per errore facendo gli occhi da gattino irresistibile come questo:

Comunque. Oggi sono presa da pensieri sparsi. Vorrei fermarli su un post, ma mi sfuggono. Solo che così facendo, continuano a ronzarmi in testa. Avete presente quando fate un sogno che vi resta nella memoria solo se lo raccontate a qualcuno? A me capita così. Se il sogno che ho fatto non lo racconto subito, quindi dandogli una voce ed un ascoltatore, lo perderò probabilmente per sempre.
Ecco, i pensieri nella mia testa invece funzionano un pò al contrario dei sogni. Se non li scrivo da qualche parte, non se ne vanno. Oggi ne vorrei buttare fuori qualcuno, ma forse una parte inconscia di me sta cercando di tenermi impegnata per non pensare a mio padre. Faccio di tutto per cercare di non mettermi nei suoi panni e provare a pensare cosa gli passa per la testa in questo momento terribile della sua vita.
Se però non riesco ad evitare di pensarci, arrivo ad una conclusione: quando si soffre troppo, per vari motivi, senza riuscire a vedere uno spiraglio o una via d’uscita, può cominciare a palesarsi il desiderio di ‘stordirsi’ con qualcosa. Qualcosa che ti faccia, anche solo temporaneamente, allontanare da quei cattivi pensieri e dalla sofferenza. Ovvio che solitamente questa non è una soluzione, anzi può portare a delle dipendenze e, quindi, ad altri problemi più gravi.
Ma concettualmente, lo capirei. Mi sono sempre chiesta come mai persone che fanno uso di alcol, droghe o altre ‘soluzioni’ stordenti avessero optato per quella scelta piuttosto che cercare una soluzione ai loro problemi. Beh. I motivi possono essere tanti, ma se per esempio io fossi certa (punto di vista che potrebbe non essere oggettivo) che la mia sofferenza non avrà fine finché sarò in vita, cercherei magari qualcosa con cui ‘distrarmi’. Qualcosa che sembri più semplice della sopportazione e del dolore.
Ovvio che non sto giustificando nulla, intendiamoci. Tutto ciò che danneggia il corpo e la mente per me non sono nemmeno da prendere in considerazione. Non mi farei nemmeno un tatuaggio per non ‘rovinare’ la pelle. Non bevo, non fumo né ho dipendenze peggiori. Ma a volte anch’io sento la necessità di qualcosa che mi faccia dimenticare la sofferenza interiore.
Solitamente ciò che mi aiuta è magari passare una bella serata in compagnia di persone allegre, a ridere e scherzare. O danzare. O fare l’amore. Coccolare un gattino, un cagnolino, un cavallo. Mangiare un bel dolce. Sono tutte ‘terapie’ temporanee che funzionano, ma non eliminano mai completamente il dolore.
Ecco perchè scrivere mi sta aiutando tantissimo. Credo che raramente leggerete un mio post allegro e spensierato. Quando sto bene e non soffro, non ho bisogno di tirare fuori nulla, quindi la mia writing therapy non è necessaria. Mi spiace, so che questo mi renderà ai vostri occhi pesante e noiosa, perchè la parte migliore di me non apparirà mai sul blog. Portate pazienza. 🙂
Potrei sempre cogliere la sfida di alleggerire un pò questo mio blog, una volta. Ci penserò, magari in un giorno in cui starò un pò meglio. Oggi è una schifezza, mi sono già concessa un pianto e direi che basta. In fondo, ciò che non dipende da noi, ciò che non possiamo cambiare, è inutile che ci affligga. Devo sforzarmi di pensare solo a ciò che davvero dipende da me, a ciò che davvero posso fare di buono per le persone che mi circondano. Il resto è in mano al destino.
Ok, qualcosa l’ho buttata giù, mi sento già un pò più leggera.
Grazie per avermi sopportata ancora una volta.

Io penso che le emozioni vadano tirate fuori senza alcuna censura.
E scrivere è uno dei modi migliori per farlo…
È il metodo più spontaneo e terapeutico che conosca e mi servirà molto nei tempi che verranno. 🥺
Per me è un grande piacere leggere i tuoi post e ti assicuro che non ti trovo affatto pesante, anzi sai anche ridere dei tuoi guai, per così dire. Nessuno di noi ha una vita perfetta, la vita sa essere dura ed è piena di problemi, ma è pur sempre il dono più bello che abbiamo ricevuto. Tutti noi abbiamo alterne vicende, se hai bisogno, io ci sono, davvero. Un abbraccio
Grazie Valy! E’ che ogni tanto mi piacerebbe condividere anche qualche pensiero bello ed allegro, forse io stessa devo darci più importanza e non pensare solo alle cose negative, che succedono a tutti come giustamente hai scritto. Quando leggo il tuo blog vi trovo sempre molta speranza ed ottimismo, oltre che all’amore per la vita. Mi è di ispirazione. Sono proprio contenta di averti ‘conosciuta ‘. A presto 😌
Anche io sono molto contenta di averti conosciuta. Nel mio blog c’è tanta speranza, forse traspare forza, ma c’è anche tanta sofferenza. Reagisco al dolore, questo sì, ma non ti devi preoccupare perché qui ci sono tante persone speciali che sanno accarezzare il tuo dolore e poi quando si soffre è normale sentirsi afflitti, non si può certo ballare 🕺 💃 il tango. Verranno tempi migliori, per il momento speriamo bene per il tuo papà. Davvero sentiti libera di esprimere la tua spontaneità e se vuoi, ci sarò sempre volentieri per te! Grazie per le tue parole, mi hanno fatto bene, davvero! A presto ❤