Contrasti

Adoro mia madre, le voglio un bene dell’anima, ma ci scontriamo in continuazione perchè il più delle volte se provo a fare qualcosa che fa anche lei, solo in maniera differente, ecco che prova disappunto.

Io credo che ciò che conti per lei non è tanto il risultato, quanto il come tu hai fatto quella cosa. Se la fai come la fa lei, se hai seguito le sue indicazioni, allora tutto ok. Se la fai a modo tuo, anche se è ben riuscita alla fine, mi sembra che ci sia sempre qualcosa che non apprezza fino in fondo. Come se non si fidasse.

L’altro giorno ho passato l’aspirapolvere (quindi nulla su cui puoi usare molta creatività) perchè i bimbi avevano sporcato in casa con le scarpe infangate, beh dopo due secondi è andata lei a ripassare l’aspirapolvere. A parte che lei ha una presenza ingombrante in casa, nel senso che tutto deve passare dal suo scanner, qualsiasi cosa. Questi comportamenti che ha, di cui ora ho fatto solo un esempio, mi fanno da sempre sentire inadeguata ai suoi occhi, ecco perchè alla fine rinuncio a fare diverse cose e le lascio fare a lei, nonostante io vorrei davvero aiutarla o alleggerirla. Ma lei è fatta così.

Da grandi a volte si riesce a prendere le distanze dal giudizio dei genitori, ma essendo i miei entrambi molto critici nei confronti di noi figli, me lo sono imposto come passaggio obbligatorio per tutelare me stessa, altrimenti sarei diventata sempre più fragile ed insicura.

E’ inevitabile però che certi comportamenti dei genitori quando tu sei piccolo ti condizionino per gran parte della tua vita, se non per sempre. L’autostima poco solida, le insicurezze, il senso di inadeguatezza, la paura dei giudizi e di sbagliare. Magari vengono fuori perchè non ci è stato mostrato fin da piccoli, da parte delle nostre figure di riferimento, che la fiducia in noi stessi è qualcosa che si costruisce mattoncino su mattoncino, senza che sia sempre però tutto un esame con il loro voto finale.

Le critiche possono essere costruttive, ma il più delle volte, soprattutto se continue e repressive della personalità, fanno danno.

Io amo i miei genitori. Capisco che ne hanno fatti di sacrifici per crescere noi figli, che hanno cercato di fare del loro meglio e per il nostro bene, nonostante i loro problemi di coppia, quindi non posso dire nulla. Come avranno sbagliato loro, starò sbagliando io con i miei figli, ma per fortuna a volte ho momenti di lucidità tali che bloccano sul nascere il mio tentativo di giudicare o mettere etichette ai miei figli. Eppure l’imprinting che ho avuto da bambina è stato talmente forte che ancora oggi, nell’educare i miei bambini, viene fuori e si ripropone come metodo educativo (nonostante lo ritenga sbagliato).

E’ una lotta assurda con me stessa. So che non voglio ripetere gli errori che miei genitori hanno fatto con me, eppure agire come hanno fatto loro è sempre la mia prima scelta. Poi mi pento. Per fortuna i miei figli sembrano molto diversi da com’ero io, reagiscono proteggendosi senza subire, e già questo è un punto a loro favore. Però inconsciamente chissà quanti danni sto già facendo nei loro pochi anni di vita!

Ultimo pensiero. Quando ero ragazzina leggevo di tutto e di più, riviste, libri, ma ero soprattutto molto interessata alla sessualità. Come a tutti gli adolescenti, credo, e fin qui nulla di strano. Ma io vivevo ogni notizia che immagazzinavo come una forma di liberazione. Le stupidaggini che ho fatto poi quando ho iniziato ad avvicinarmi alle prime esperienze pseudo-sessuali, sono state anche una forma di silenziosa ribellione per me. Perchè in casa mia anche se si guardava un film tutti insieme dove c’era una scena un pò osé, subito arrivava la critica repressiva dei genitori: che schifo, sempre le solite scene sporche, cambio canale finché non passa la scena, ecc.

Ok, ci sta che un genitore, soprattutto della generazione dei miei genitori, provi imbarazzo a vedere o affrontare argomenti relativi alla sessualità con i figli. Ma io ad un certo punto non ero così piccola da non capire certe cose, eppure mi è sempre stato passato il messaggio che il sesso fosse qualcosa di sporco, da evitare e soprattuto di cui non parlare. Certo, il sesso è anche qualcosa di ‘sporco’, così come può essere bello ed appagante. In ogni caso è la natura che ci ha dotati di questo bisogno. Come sarei nata, altrimenti?! Non è che chi ci pensa, ne parla o fa sesso sia necessariamente un porco o una donna di facili costumi.

Diciamo che i miei non sono stati genitori con cui ho potuto parlare di certi argomenti. E per loro il mio approccio alla sessualità ed ai ragazzi è sempre stato un tabù. Fino a qualche anno fa provavo vergogna anche solo a baciare il mio ex ragazzo davanti a loro. Percepivo che stavo facendo qualcosa di imbarazzante. E vabbè, non è certo colpa dei miei genitori, non sono argomenti facili da trattare con i figli, tanto più dal punto di vista educativo. Quando sarà il mio turno con i miei figli, chissà che combinerò.

Comunque, mi sarebbe piaciuto avere genitori più aperti da questo punto di vista. Non dico come quelli che fanno il bagno con i figli o girano nudi per casa, non chiederei tanto, ma non arrivare a provare imbarazzo nel dare un abbraccio a mio padre o ricevere un bacio da lui, sarebbe bello. O magari aver potuto confidare a mia madre un dubbio su un fidanzatino senza provare la sensazione che non avrei nemmeno dovuto pensare ai ragazzi bensì a cose più importanti.

Però ognuno va accettato per com’è, tanto più i genitori, che non possiamo cambiare. In fondo, sono anch’io parecchio ipercritica verso di loro. Come riporta un detto popolare: tali genitori, tali figli. Già.

7 commenti

  1. Anche il mio rapporto con mia madre è stato critico e turbolento. Tra rispetto e giustificazioni l’ho sempre tollerata ma di fatto non ho mai avuto con lei un rapporto amorevole. Comunque anche lei appartiene alla categoria delle donne perfette che tutto sanno e mai sbagliano e che devono criticare tutto e tutti. Non l’ho mai digerita sta cosa. E sul sesso non ne parliamo…da bambino se c’era una scena esplicita (che poi con la censura che c’era allora parliamo al massimo di baci o di un nudo parziale!) mi copriva gli occhi! Invece ricordo ancora quella volta ( credo sui 16 anni) in cui mi sorprese a masturbarmi di notte davanti la TV. Erano le prime TV private e il sabato notte avevo scoperto che trasmettevano i porno. Lei con il chiaro intento di sorprendermi si alzò per andare in cucina camminando al buio e in punta di piedi. Non puoi capire che imbarazzo trovarmi col coso in mano e vedere la sua faccia schifata. Non l’ho mai perdonata per sta cosa.

    1. Posso immaginare… che poi non stavi facendo del male a nessuno, sono cose naturalissime, ma per persone di una certa mentalità la masturbazione o il sesso sono cose peccaminose. Comunque c’è da capirli i nostri genitori, la mentalità ai loro tempi era ancora più repressiva della nostra, nonostante nei fatti molta gente ne combinasse di schifezze (adulteri, incesti, ed altro). L’importante era salvaguardare la moralità comune, all’apparenza. Oggi forse, semmai, stiamo andando incontro al problema inverso, un eccesso di sessualizzazione. Ma questo è un altro discorso! A presto.

      1. Si ma io con tutte le attenuanti del caso che vanno dalla poca cultura al cattolicesimo di cui erano tutti impregnati la capisco per carità. Ma non sono comunque mai riuscito a giustificarla per il suo carattere e quell’essere altezzosa convinta di essere superiore e di dover sempre dire la sua. Ecco, se magari avesse avuto un minimo di umiltà avrebbe potuto evolversi invece no, è rimasta costante nel tempo e questo non me l’ha mai fatta amare. Certo è mia madre, ma tra noi il rapporto non è mai andato al di là della normale convivenza tra conoscenti e sin da bambino imparai a farmene una ragione. Gli altri bambini avevano una amica, una confidente, una che aiutava a fare i compiti, una che faceva ciambelle invece io avevo solo un sergente di ferro. C’est la vie!

      2. PS si vero, oggi c’è troppo ed è un peccato. Perché lo rende banale. Sia chiaro, a me è sempre piaciuto sia l’erotismo che la pornografia quindi non sarò certo io a condannarli però credo anche che, fosse bello scoprirli, cercarli, in un certo senso conquistarli e quando da ragazzo, minorenne ovviamente, venivi in possesso di una copia di Le Ore e te la portavi a casa ti sentivi come uno che avesse trovato un tesoro! Oggi invece te sei lì sul PC, apri una pagina qualsiasi cercando che so un PC o un telefono o un attore o qualsiasi altra cosa non attinente al sesso e zacchete ti compaiono due che s’ingroppano o la pubblicità che ti informa che a soli due chilometri da te c’è la tipa dei tuoi sogni che sta aspettando proprio te! Ecco, tutto ciò è sbagliato, rende il tutto banale e eccessivamente invasivo. Ma questo poi succede anche per il resto dove tra algoritmi, motori di ricerca e intelligenza artificiale tutti cercano di rifilarti di tutto e navigare sul web diventa sempre più difficile.

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